Il fattore di manutenzione dell'illuminazione
La tecnologia LED ha conquistato il settore dell'illuminazione grazie alla sua efficienza energetica e alla sua lunga durata. Per beneficiare di questi vantaggi è importante effettuare una manutenzione regolare degli apparecchi di illuminazione, tenendo conto del fattore di manutenzione. In questo articolo troverai consigli su come massimizzare la durata e le prestazioni degli apparecchi di illuminazione
Gli argomenti trattati in sintesi:
- Fattore di manutenzione: cos'è e come si calcola
- 4 modi per prolungare la durata degli apparecchi di illuminazione
- 4 modi per migliorare le prestazioni degli apparecchi di illuminazione
Cos'è il fattore di manutenzione?
Se stai progettando un impianto di illuminazione ti sarai sicuramente imbattuto/a nel termine fattore di manutenzione (MF dall'inglese Maintenance Factor), che indica la percentuale di flusso luminoso iniziale ancora disponibile al termine della vita utile del sistema di illuminazione. In altre parole il fattore di manutenzione delle lampade LED indica che percentuale di flusso luminoso rimane alla fine della durata utile dell’impianto.
Nel calcolo si tiene conto della riduzione del flusso luminoso dovuta alla sporcizia e all'usura degli apparecchi stessi. Si deve stabilire, quindi, anche un piano di manutenzione con cui si determinano la frequenza di pulizia degli apparecchi e dei locali e un piano per la sostituzione delle lampade. Il fattore di manutenzione dipende quindi dagli apparecchi, dalle lampade e dalle condizioni dei singoli ambienti.
Le componenti del fattore di manutenzione di un impianto di illuminazione
Fattore di durata della lampada (LSF → Lamp Survival Factor): determina la differenza di durata delle singole lampade e lampadine rispetto alla durata media (specifica del produttore). Se una fonte di luce difettosa viene sostituita immediatamente, l'LSF è pari a 1. Quando si redige un piano di manutenzione per il sistema di illuminazione è necessario determinare anche l'intervallo di sostituzione ottimale delle fonti di luce, che dipende dal loro utilizzo, e si calcola in base al tempo di combustione e alla durata media delle specifiche fonti di illuminazione scelte.
Fattore di manutenzione del flusso luminoso della lampada (LLMF → Lamp Lumen Maintenance Factor): è noto anche come vita/durata utile dell'apparecchio e indica la riduzione del flusso luminoso dovuta all'usura e l'invecchiamento della fonte di luce. Si ottiene facendo il rapporto tra il flusso luminoso in un determinato momento e quello dell'apparecchio da nuovo. In breve, il LLMF indica il flusso luminoso minimo che l'apparecchio avrà alla fine della sua vita utile.
Fattore di manutenzione del locale (RSMF → Room Surface Maintenance Factor): indica di quanto diminuisce il flusso luminoso a causa della sporcizia dell'ambiente. Questo fattore si ricava dal rapporto tra il fattore di riflessione delle superfici del locale al momento della pulizia e il valore da nuovo. Altri elementi che influenzano questo valore sono le dimensioni del locale e il tipo di illuminazione (diretta o indiretta). Esistono quattro classificazioni per il fattore di manutenzione del locale in relazione allo sporco: P (locale molto pulito), C (locale pulito), N (locale con sporco normale) e D (locale molto sporco).
Fattore di manutenzione dell'apparecchio (LMF → Luminaire Maintenance Factor): indica quanto diminuisce il flusso luminoso dell'apparecchio a causa dello sporco. Questo fattore descrive il rapporto tra il livello di rendimento di un apparecchio al momento della pulizia e il suo valore da nuovo. Il LMF dipende dalla forma dell'apparecchio e dalla sua propensione a sporcarsi. Di solito ogni apparecchio di illuminazione viene fornito con la sua classificazione LMF.
Di seguito una tabella esemplicativa sul piano di pulizia con cui si può ridurre al minimo la diminuzione del flusso luminoso dovuta allo sporco riassume la norma CIE 97-2005.
Intervallo di manutenzione | ||||||
Grado di sporcizia dell'impianto | 1 anno | 2 anni | 3 anni | 4 anni | 5 anni | 6 anni |
molto pulito | 0,96 | 0,94 | 0,92 | 0,90 | 0,88 | 0,87 |
pulito | 0,93 | 0,89 | 0,85 | 0,82 | 0,79 | 0,77 |
normale | 0,89 | 0,84 | 0,79 | 0,75 | 0,70 | 0,67 |
sporco | 0,83 | 0,78 | 0,73 | 0,69 | 0,65 | 0,62 |
Come si calcola il fattore di manutenzione?
Per determinare il fattore di manutenzione delle lampade LED si applica la formula: MF = LLMF · LSF · LMF · RSMF. Questo calcolo viene determinato dal progettista illuminotecnico, che dovrà poi moltiplicare il valore del flusso luminoso dell'impianto da nuovo per il fattore di manutenzione. Così facendo si avrà la certezza che l'area di applicazione in questione sia ancora sufficientemente illuminata fino alla fine della vita utile degli apparecchi LED. La quantità di luce necessaria in ogni area dipende dall'attività lavorativa svolta nel locale in questione ed è stabilita dalla norma internazionale sull'illuminazione UNI EN 12464-1.
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4 modi per prolungare la vita degli apparecchi di illuminazione
1) Dissipazione del calore: una delle cause più comuni della riduzione delle prestazioni e della durata degli apparecchi LED è il surriscaldamento. Bisogna quindi assicurarsi che l'apparecchio di illuminazione abbia una ventilazione adeguata per evitare l'accumulo di calore. In alcuni casi potrebbe anche essere necessario usare ventole o materiali per la dissipazione del calore per migliorare il raffreddamento dell'apparecchio e, quindi, prolungarne la vita e le prestazioni.
2) Fattori ambientali e protezione: gli apparecchi LED possono essere sensibili a diversi fattori ambientali come umidità, polvere, vibrazioni e temperature estreme. Per massimizzare la loro durata è importante proteggerli anche da questi fattori e, in generale, consigliamo di evitare di installare apparecchi LED in luoghi in cui sarebbero esposti a essi, o farlo solo con fonti di luce progettate appositamente. Per esempio, se una lampada LED è destinata a uso esterno deve avere un grado di protezione IP adeguato (almeno IP65) per resistere all'umidità e alla polvere.
3) Installazione corretta: maneggiare e installare correttamente gli apparecchi di illuminazione è fondamentale per le loro prestazioni e la loro durata. Assicurati di seguire attentamente le raccomandazioni del produttore e le istruzioni di installazione, usando gli strumenti e le tecniche corrette per evitare di danneggiare i prodotti e causare malfunzionamenti.
4) Manutenzione regolare: consigliamo di creare un programma di manutenzione che includa ispezione e pulizia degli apparecchi di illuminazione, in modo tale che continuino a funzionare corretamente. Durante l'ispezione bisogna controllare l'emissione luminosa della fonte di luce e cercare segni di danni fisici o di usura. Questo perchè identificando e risolvendo velocemente i problemi, si possono prevenire altri danni e prolungare la vita dell'apparecchio.
Apparecchi con LED integrati
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4 modi per migliorare le prestazioni degli apparecchi di illuminazione
1) Pulizia: polvere, sporcizia e altri agenti contaminanti si depositano facilmente sulla superficie dell'apparecchio e ne compromettono le prestazioni e l'emissione luminosa. Consigliamo di pulire la superficie dell'apparecchio LED con un panno morbido, prestando molta attenzione alla pulizia dei dissipatori di calore. Un apparecchio pulito offre una migliore qualità della luce e contribuisce a prolungare la durata dei sui componenti LED.
2) Revisione dei connettori elettrici: i connettori allentati o corrosi possono causare interruzioni di corrente o perdite di prestazioni. Bisogna quindi assicurarsi che siano tutti ben stretti e privi di ruggine e che i cavi non siano danneggiati o usurati perchè, in tal caso, devono essere sostituiti.
3) Conoscenza: una conoscenza di base della tecnologia LED, dei dati tecnici e del funzionamento dell'illuminazione può essere di grande utilità durante la manutenzione e la riparazione di un apparecchio. Sarà possibile identificare e risolvere rapidamente i problemi minori prima che si trasformino in problemi gravi e inutilmente costosi.
4) Aggiornamento del piano di manutenzione: è importante rivalutare e aggiornare il piano di manutenzione dell'illuminazione a LED. Nel farlo consigliamo di tenere conto delle esperienze passate e di eventuali cambiamenti nelle condizioni ambientali o nelle occasioni di utilizzo.
Mantenimento del flusso luminoso
Il fattore di mantenimento del flusso luminoso è rappresentato dal valore L/B dell'apparecchio. Supponiamo di avere un apparecchio con una durata di 50.000 ore. Se questo apparecchio ha valore L80B10 significa che dopo 50.000 ore di utilizzo il 10% (B10) dell'apparecchio emette ancora l'80% (L80) di lumen. L70B50 indica che dopo 50.000 ore di utilizzo il 50% (B50) dell'apparecchio emette ancora il 70% (L70) di lumen.
Conoscere il valore L/B di un apparecchio LED permette di capire meglio come cambierà la sua luminosità nel tempo.
Perchè il fattore di manutenzione è importante?
Investire tempo e risorse nella manutenzione e nella cura della tua illuminazione non solo migliora la qualità della luce e l'efficienza energetica, ma riduce anche i costi di sostituzione e riparazione degli apparecchi nel tempo. Creando un piano di manutenzione strutturato e seguendolo attentamente si possono infatti prevenire potenziali problemi e assicurarsi di avere un sistema di illuminazione affidabile e sostenibile. Il fattore manutenzione dell'illuminazione è fondamentale per mantenere efficacemente i LED, massimizzandone la durata e le prestazioni.
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Emma - Ultimo aggiornamento giugno 2023